giovedì 17 dicembre 2015

Tag 50 Domande

Ciao a tutti! Oggi vi propongo questo tag di 50 domande per conoscerci un po' meglio. Enjoy :)

1 – Pensi di essere bella/o?
Sì! Per piacere agli altri bisogna prima piacere a sé stessi!
2 – Pensi di essere simpatica/o?
Sì! Sono una persona che va d'accordo con tutti
3 – Pensi di essere intelligente?
Ogni persona è intelligente, solo che alcuni non lo danno a vedere ;)
4 – Pensi di saperci fare con l’altro sesso? 
Ni... dipende se conosco oppure no la persona
5 – Il tuo segno zodiacale? 
Capricorno ascendente pesci
6 – Sole o pioggia? 
Sole!
7 – Stagione preferita? 
Primavera, non c'è ne troppo caldo, ne troppo freddo!
8 – Cioccolato bianco o nero?
Nero extra fondente
9 – Più facile ridere o piangere?
Ridere! rido anche per le minime cose
10 – Scrivi la frase di un film 
Non me ne viene in mente nessuna...
11 – Che stai facendo?
Sto rispondendo a queste domande?
12 – Ti curi nel vestire?
Sì, mi piace sentirmi bene con gli abiti che indosso
13 – Quante volte ti lavi i denti? 
Meno di quanto dovrei, in ogni caso 2 volte al giorno
14 – Ti arrabbi facilmente? 
No, cerco sempre di capire gli altri
15 – Hai qualche vizio?
Fortunatamente no!
16 – Un comportamento che ti da fastidio? 
Quando le persone pensano di essere saccenti
17 – Sei superstiziosa/o?
Sì!
18 – Quale persona non smetteresti mai di vedere?
Mia sorella
19 – Sei mai stata/o innamorata/o? 
L'amore quello vero non l'ho mai provato. Il ti amo non è così scontato come sembra.
20 – Credi nell’amore?
Sì.
21 – Perchè è fallita la tua ultima relazione seria? 
Diciamo che una relazione seria seria non l'ho mai avuta
22 – Hai mai avuto il cuore spezzato? 
23 – Hai mai spezzato il cuore a qualcuno? 
No
24 – Ti sei innamorata/o del tuo migliore amico/a? 
Sì, ma non ha funzionato.
25 – Hai mai amato qualcuno senza dirglielo? 
Ovvio.
26 – Hai paura di impegnarti seriamente? 
27 – Hai avuto più di 5 relazioni serie nella tua vita? 
No
28 – Ti manca qualcuno ora? 
No
29 – Sei felice? 
Sì, essere felici è una mia prerogativa
30 – Stai mangiando qualcosa? 
No
31 – Ti piace qualcuno?
Sì, ma non dico chi è!!
32- Il giorno più bello? 
Non saprei sceglierne uno, ogni giorno è un regalo fantastico
33 – Il giorno più brutto? 
Fin ora nessuno.
34 – L’anno migliore? 
Forse questo.
35- Già festeggiato il tuo compleanno? 
A gennaio
36 – Fatto diete? 
Come tutti ci ho provato, ma poi ho capito che non vale la pena vivere privandosi sempre di qualcosa.
37 – Fatto le ore piccole? 
Ogni notte vado a letto all'una...
38 – Campeggiato? 
Nel giardino di una mia amica vale come risposta? ;)
39 – Ti sei mai lasciata/o condizionare? 
In passato molto spesso, ora un po' meno.
40 – Hai abbracciato qualcuno? 
Non sono Christian Grey... certo!
41 – Hai fatto qualcosa di cui ti sei pentita/o? 
Mai. Ogni esperienza serve da lezione.
42 – Hai sofferto per un’altra persona? 
Sì.
43 – Hai viaggiato all’estero? 
Sì, diciamo che ho visto più posti in Europa che in Italia.
44 – L’ultima persona che hai abbracciato? 
Mia sorella
45 – L’ultima persona che hai chiamato? 
Mia mamma.
46 – L’ultima persona con cui hai gridato? 
Grido solo con mia sorella
47 – La tua parola preferita? 
Bohemian
48 – C’è una vita dopo la morte? 
Sì. 
49 – La parte del corpo che preferisci? 
Del mio le labbra, degli altri gli occhi.
50 – Per cosa ti batteresti fino alla morte?
Per la giustizia.

Grazie per aver letto questo post! alla prossima
xoxo Greta

mercoledì 2 dicembre 2015

Città di carta-John Green

E' da un po' che volevo iniziare a scrivere delle recensioni su questo blog, più a scopo personale che per altro, per tenere traccia di tutti i libri che leggo. Ecco a voi la mia recensione di Città di carta.

Città di carta racconta la storia di Quentin Jacobsen. Quentin crede che a ognuno nella vita capiti un miracolo: il suo miracolo è stato quello di conoscere Margo Roth Spiegelman. Quentin ha conosciuto Margo quando la sua famiglia si è trasferita ad Orlando, in Florida. I due diventano amici e Quentin presto si innamora di Margo. All'età di nove anni i due scoprono il cadavere di un uomo in un parco. A differenza di Quentin che rimane indifferente difronte alla scoperta, Margo inizia ad indagare per scoprire qualcosa di più, coltivando la passione per i misteri, alla fine lei stessa ne diventa uno.
La loro amicizia finisce con l'inizio delle scuole e, benché Quentin continui ad essere innamorato di Margo, i due si ignorano. Margo è la ragazza più popolare della scuola e si narra di avventure spettacolari vissute da Margo, come quando aveva trascorso tre giorni con una compagnia di circo. Quentin è il tipico nerd accompagnato a scuola ogni giorno dalla madre.
Alla vigilia del diploma, Margo entra in camera di Quentin, dicendogli che quella sera deve fare nove cose quella sera e ha bisogno di un autista; Quentin vive una notte di esperienze folli, compresa quella di entrare di nascosto dentro SeaWorld. Lui spera che dopo quella sera tutto possa cambiare, e finalmente riavere l'amicizia di Margo, ma quello che succede nei giorni successivi è l'opposto di quello che aveva immaginato. Margo è scomparsa ma, come tutte le altre quattro volte in cui se ne è andata, ha lasciato degli indizi e Q. crede che questi siano una sorta di invito a raggiungerla.
Con i suoi migliori amici parte così per un viaggio alla ricerca di Margo, che si trasformerà presto in una riflessione su sé stessi.

Parto col dire che a una prima lettura questo libro non mi era proprio piaciuto, forse perché lo leggevo con la prospettiva della storia d'amore. Aspettavo che Q. ritrovasse M. e andassero insieme a casa felici e contenti. Cosa che non è successa e mi ha fatto odiare il libro.
 L'ho riletto una seconda volta, a distanza di un mese, quando uscì il film e devo dire che questo libro mi ha conquistata. Sono tantissime le recensioni negative che si trovano su internet, forse di persone che l'hanno letto in modo superficiale e non sono state soddisfatte dal finale un po' "originale". Quindi, se siete alla ricerca di un libro con un lieto fine, con una storia d'amore molto cliché, questa non è la lettura per voi. 
"Ecco il brutto: da quassù non vedi la ruggine, la vernice scrostata, ma capisci che razza di posto è davvero. Vedi quanto è falso. Non è nemmeno di plastica, persino la plastica è più consistente. E’ una città di carta. Guardala, Q: guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili. Ho vissuto qui per diciotto anni e non ho mai incontrato qualcuno che si preoccupasse delle cose che contano davvero."
L'autore ci ha voluto far riflettere su quello che siamo veramente, cioè persone di carta che possono essere piegate facilmente. Margo è una di queste persone: viveva la bella vita, era popolare ma in realtà nessuno si preoccupava veramente per lei o vedeva oltre la sua leggenda. Tutti la vedono come colei che ha vissuto avventure straordinarie, nessuno ha mai visto la vera Margo, quella che è in conflitto dentro perché vuole uscire dal tunnel di aspettative e miti nel quale è stata risucchiata, senza riuscirci. Proprio per questo decide di scappare ed andare a rifugiarsi in una città di carta (cioè una città che non esiste) perché anche lei non esiste, è solo, come tutti gli altri, una persona di carta, la cui vita è stata costruita dai racconti delle altre persone. L'unica alternativa per fuggire da questo è scappare in un'altra città dove nessuno la conosce per conoscere la persona più importante: sé stessa.
Green ci vuol far capire come tutto nella nostra vita sia stato disegnato e progettato: i quartieri e le strade ben disposte, il percorso da fare una volta finita la scuola: università, lavoro, matrimonio, figli. Ma dove si inserisce la nostra persona in questo progetto? da nessuna parte, fingiamo di essere ciò che non siamo per gli altri e quando ci accorgiamo dell'errore che abbiamo fatto l'unica alternativa è allontanarsi, strappare tutte le radici da tutto ciò che è stato costruito intorno a noi, perché restando nello stesso posto la tradizione prenderà il sopravvento e nessuno vedrà la persona vera.
Ho adorato i riferimenti a Whitman, che fanno capire i veri sentimenti di Margo. 
Alcuni possono definire il suo personaggio superficiale o egoista, ma se fosse veramente tornata da tutto ciò da cui stava scappando, allora il libro non avrebbe avuto senso. Il lieto fine non è sempre la cosa più scontata. 

Consiglio vivamente di leggerlo, è un libro breve e scorrevole che si finisce tranquillamente in un paio di giorni. E' interessante lo spunto alle riflessioni personali che da' questo libro.
Se siete arrivati fino a questo punto, grazie mille per aver letto! Al prossimo post
xoxo Greta

P.S. se volete leggere il pdf di Città di Carta lasciatemi un commento con la vostra mail!