PREPARAZIONE DEL RISO
PER 4 PERSONE USARE 3 BICCHIERI(1) di RISO PER SUSHI (o un riso a chicco corto e rotondo) E 3 BICCHIERI DI ACQUA
Mettere il riso in una scodella bella grande e sciacquarlo rigirandolo tra le mani per 6/7 volte.
Dopo ogni sciacquo gettare l’acqua(2) . Il riso è sciacquato abbastanza quando l’acqua è limpida.
Al termine della procedura scolare tutta l’acqua e mettere il riso in una pentola da pasta che si possa chiudere con il coperchio. Mettere tanta acqua quanto riso (es. 3 bicchieri di riso e 3 di acqua).
Mettere la pentola sul fornello(3), aggiungere un pizzico di sale, mescolare e accendere il fuoco al massimo. Quando vedi le bolle ai lati della pentola (immagine -->), spegni il fuoco, copri la pentola con un canovaccio, metti il coperchio e riaccendi il fuoco al minimo per 11 minuti. NON APRIRE IL COPERCHIO fino alla fine.
Trasferisci il riso in una pirofila larga e bassa.
PREPARAZIONE DEL CONDIMENTO da fare intanto che il riso si sta cuocendo
1/3 CUP -> 120 ml di aceto di riso
2 TAB -> 35 g zucchero bianco
½ TEA -> 4 g sale
Mettere gli ingredienti in un pentolino e mischiarli. Poi portarli sul fuoco e mescolare per pochi secondi fino a quando lo zucchero e il sale non si sono sciolti. ASSEMBLAGGIO Una volta trasferito il riso in una pirofila stenderlo delicatamente con una spatola in legno. Metterci su il condimento e iniziare a sventolare il riso con un pezzo di giornale e contemporaneamente continuare a rigirarlo delicatamente per circa 2 minuti. È importante fare le cose insieme perché l’aceto deve evaporare e distribuirsi uniformemente. Coprire il riso con un canovaccio umido per evitare che si secchi. Seguire questi video per capire come si arrotola. Tutti i video sono in inglese, ma basta guardare le img.
https://www.youtube.com/watch?v=eLRL18LvVyo&t=1s dal minuto 5.42 ti fa vedere come si arrotolano gli hosomaki
https://www.youtube.com/watch?v=_hiPkag4DmY al minuto 0.58 ti fa vedere come si arrotolano gli uramaki
Consigli
1. Quando maneggi il riso cotto, assicurati di avere sempre le mani bagnate con un misto di acqua e aceto, se non le hai bagnate ti si attacca tutto il riso
2. Quando arrotoli gli hosomaki usa poco riso e lascia un bel bordo alle estremità. Se non lo fai l’hosomaki non si chiude
3. Bagna sempre il coltello prima di tagliare il sushi e assicurati di pulirlo su un canovaccio ogni 3 o 4 tagli altrimenti ti si attacca il riso al coltello
(1) Usa quelli della nutella
(2 )Io la tengo da parte e poi ci innaffio i fiori.
(3) Io la metto sul fornello medio
My little big world
mercoledì 20 maggio 2020
Metodo infallibile per la cottura del riso per sushi (facile e veloce)
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giovedì 17 dicembre 2015
Tag 50 Domande
Ciao a tutti! Oggi vi propongo questo tag di 50 domande per conoscerci un po' meglio. Enjoy :)
1 – Pensi di essere bella/o?
Sì! Per piacere agli altri bisogna prima piacere a sé stessi!
2 – Pensi di essere simpatica/o?
Sì! Sono una persona che va d'accordo con tutti
3 – Pensi di essere intelligente?
Ogni persona è intelligente, solo che alcuni non lo danno a vedere ;)
4 – Pensi di saperci fare con l’altro sesso?
Ni... dipende se conosco oppure no la persona
5 – Il tuo segno zodiacale?
Capricorno ascendente pesci
6 – Sole o pioggia?
Sole!
7 – Stagione preferita?
8 – Cioccolato bianco o nero?
Nero extra fondente
9 – Più facile ridere o piangere?
Ridere! rido anche per le minime cose
10 – Scrivi la frase di un film
Non me ne viene in mente nessuna...
11 – Che stai facendo?
Sto rispondendo a queste domande?
12 – Ti curi nel vestire?
Sì, mi piace sentirmi bene con gli abiti che indosso
13 – Quante volte ti lavi i denti?
Meno di quanto dovrei, in ogni caso 2 volte al giorno
14 – Ti arrabbi facilmente?
No, cerco sempre di capire gli altri
15 – Hai qualche vizio?
Fortunatamente no!
16 – Un comportamento che ti da fastidio?
Quando le persone pensano di essere saccenti
17 – Sei superstiziosa/o?
Sì!
18 – Quale persona non smetteresti mai di vedere?
Mia sorella
19 – Sei mai stata/o innamorata/o?
L'amore quello vero non l'ho mai provato. Il ti amo non è così scontato come sembra.
20 – Credi nell’amore?
Sì.
21 – Perchè è fallita la tua ultima relazione seria?
Diciamo che una relazione seria seria non l'ho mai avuta
22 – Hai mai avuto il cuore spezzato?
Sì
23 – Hai mai spezzato il cuore a qualcuno?
No
24 – Ti sei innamorata/o del tuo migliore amico/a?
Sì, ma non ha funzionato.
25 – Hai mai amato qualcuno senza dirglielo?
Ovvio.
26 – Hai paura di impegnarti seriamente?
Sì
27 – Hai avuto più di 5 relazioni serie nella tua vita?
No
28 – Ti manca qualcuno ora?
No
29 – Sei felice?
Sì, essere felici è una mia prerogativa
30 – Stai mangiando qualcosa?
No
31 – Ti piace qualcuno?
Sì, ma non dico chi è!!
32- Il giorno più bello?
Non saprei sceglierne uno, ogni giorno è un regalo fantastico
33 – Il giorno più brutto?
Fin ora nessuno.
34 – L’anno migliore?
Forse questo.
35- Già festeggiato il tuo compleanno?
A gennaio
36 – Fatto diete?
Come tutti ci ho provato, ma poi ho capito che non vale la pena vivere privandosi sempre di qualcosa.
37 – Fatto le ore piccole?
Ogni notte vado a letto all'una...
38 – Campeggiato?
Nel giardino di una mia amica vale come risposta? ;)
39 – Ti sei mai lasciata/o condizionare?
In passato molto spesso, ora un po' meno.
40 – Hai abbracciato qualcuno?
Non sono Christian Grey... certo!
41 – Hai fatto qualcosa di cui ti sei pentita/o?
Mai. Ogni esperienza serve da lezione.
42 – Hai sofferto per un’altra persona?
Sì.
43 – Hai viaggiato all’estero?
Sì, diciamo che ho visto più posti in Europa che in Italia.
44 – L’ultima persona che hai abbracciato?
Mia sorella
45 – L’ultima persona che hai chiamato?
Mia mamma.
46 – L’ultima persona con cui hai gridato?
Grido solo con mia sorella
47 – La tua parola preferita?
Bohemian
48 – C’è una vita dopo la morte?
Sì.
49 – La parte del corpo che preferisci?
Del mio le labbra, degli altri gli occhi.
50 – Per cosa ti batteresti fino alla morte?
Per la giustizia.
Grazie per aver letto questo post! alla prossima
Per la giustizia.
xoxo Greta
mercoledì 2 dicembre 2015
Città di carta-John Green
E' da un po' che volevo iniziare a scrivere delle recensioni su questo blog, più a scopo personale che per altro, per tenere traccia di tutti i libri che leggo. Ecco a voi la mia recensione di Città di carta.
Città di carta racconta la storia di Quentin Jacobsen. Quentin crede che a ognuno nella vita capiti un miracolo: il suo miracolo è stato quello di conoscere Margo Roth Spiegelman. Quentin ha conosciuto Margo quando la sua famiglia si è trasferita ad Orlando, in Florida. I due diventano amici e Quentin presto si innamora di Margo. All'età di nove anni i due scoprono il cadavere di un uomo in un parco. A differenza di Quentin che rimane indifferente difronte alla scoperta, Margo inizia ad indagare per scoprire qualcosa di più, coltivando la passione per i misteri, alla fine lei stessa ne diventa uno.
Città di carta racconta la storia di Quentin Jacobsen. Quentin crede che a ognuno nella vita capiti un miracolo: il suo miracolo è stato quello di conoscere Margo Roth Spiegelman. Quentin ha conosciuto Margo quando la sua famiglia si è trasferita ad Orlando, in Florida. I due diventano amici e Quentin presto si innamora di Margo. All'età di nove anni i due scoprono il cadavere di un uomo in un parco. A differenza di Quentin che rimane indifferente difronte alla scoperta, Margo inizia ad indagare per scoprire qualcosa di più, coltivando la passione per i misteri, alla fine lei stessa ne diventa uno.
La loro
amicizia finisce con l'inizio delle scuole e, benché Quentin continui ad essere
innamorato di Margo, i due si ignorano. Margo è la ragazza più popolare della
scuola e si narra di avventure spettacolari vissute da Margo, come quando aveva
trascorso tre giorni con una compagnia di circo. Quentin è il tipico nerd accompagnato a scuola ogni giorno dalla madre.
Alla vigilia
del diploma, Margo entra in camera di Quentin, dicendogli che quella sera deve
fare nove cose quella sera e ha bisogno di un autista; Quentin vive una notte
di esperienze folli, compresa quella di entrare di nascosto dentro SeaWorld.
Lui spera che dopo quella sera tutto possa cambiare, e finalmente riavere
l'amicizia di Margo, ma quello che succede nei giorni successivi è l'opposto di
quello che aveva immaginato. Margo è scomparsa ma, come tutte le altre quattro
volte in cui se ne è andata, ha lasciato degli indizi e Q. crede che questi
siano una sorta di invito a raggiungerla.
Con i suoi
migliori amici parte così per un viaggio alla ricerca di Margo, che si
trasformerà presto in una riflessione su sé stessi.
Parto col
dire che a una prima lettura questo libro non mi era proprio piaciuto, forse
perché lo leggevo con la prospettiva della storia d'amore. Aspettavo che Q. ritrovasse M. e andassero insieme a casa felici e contenti. Cosa che non è successa e mi ha fatto odiare il libro.
L'ho riletto una seconda volta, a distanza di un mese, quando uscì il film e devo dire che questo libro mi ha conquistata. Sono tantissime le recensioni negative che si trovano su internet, forse di persone che l'hanno letto in modo superficiale e non sono state soddisfatte dal finale un po' "originale". Quindi, se siete alla ricerca di un libro con un lieto fine, con una storia d'amore molto cliché, questa non è la lettura per voi.
L'ho riletto una seconda volta, a distanza di un mese, quando uscì il film e devo dire che questo libro mi ha conquistata. Sono tantissime le recensioni negative che si trovano su internet, forse di persone che l'hanno letto in modo superficiale e non sono state soddisfatte dal finale un po' "originale". Quindi, se siete alla ricerca di un libro con un lieto fine, con una storia d'amore molto cliché, questa non è la lettura per voi.
"Ecco il brutto: da quassù non vedi la ruggine, la vernice scrostata, ma capisci che razza di posto è davvero. Vedi quanto è falso. Non è nemmeno di plastica, persino la plastica è più consistente. E’ una città di carta. Guardala, Q: guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili. Ho vissuto qui per diciotto anni e non ho mai incontrato qualcuno che si preoccupasse delle cose che contano davvero."
L'autore ci
ha voluto far riflettere su quello che siamo veramente, cioè persone di carta
che possono essere piegate facilmente. Margo è una di queste persone: viveva la
bella vita, era popolare ma in realtà nessuno si preoccupava veramente per lei
o vedeva oltre la sua leggenda. Tutti la vedono come colei che ha vissuto
avventure straordinarie, nessuno ha mai visto la vera Margo, quella che è
in conflitto dentro perché vuole uscire dal tunnel di
aspettative e miti nel quale è stata risucchiata, senza riuscirci. Proprio
per questo decide di scappare ed andare a rifugiarsi in una città di carta
(cioè una città che non esiste) perché anche lei non esiste,
è solo, come tutti gli altri, una persona di carta, la cui vita è stata
costruita dai racconti delle altre persone. L'unica alternativa per fuggire da
questo è scappare in un'altra città dove nessuno la conosce per conoscere la
persona più importante: sé stessa.
Green ci vuol far capire come tutto nella nostra vita sia stato disegnato e progettato: i quartieri e le strade ben disposte, il percorso da fare una volta finita la scuola: università, lavoro, matrimonio, figli. Ma dove si inserisce la nostra persona in questo progetto? da nessuna parte, fingiamo di essere ciò che non siamo per gli altri e quando ci accorgiamo dell'errore che abbiamo fatto l'unica alternativa è allontanarsi, strappare tutte le radici da tutto ciò che è stato costruito intorno a noi, perché restando nello stesso posto la tradizione prenderà il sopravvento e nessuno vedrà la persona vera.
Ho adorato i riferimenti a Whitman, che fanno capire i veri sentimenti di Margo.
Alcuni possono definire il suo personaggio superficiale o egoista, ma se fosse veramente tornata da tutto ciò da cui stava scappando, allora il libro non avrebbe avuto senso. Il lieto fine non è sempre la cosa più scontata.
Green ci vuol far capire come tutto nella nostra vita sia stato disegnato e progettato: i quartieri e le strade ben disposte, il percorso da fare una volta finita la scuola: università, lavoro, matrimonio, figli. Ma dove si inserisce la nostra persona in questo progetto? da nessuna parte, fingiamo di essere ciò che non siamo per gli altri e quando ci accorgiamo dell'errore che abbiamo fatto l'unica alternativa è allontanarsi, strappare tutte le radici da tutto ciò che è stato costruito intorno a noi, perché restando nello stesso posto la tradizione prenderà il sopravvento e nessuno vedrà la persona vera.
Ho adorato i riferimenti a Whitman, che fanno capire i veri sentimenti di Margo.
Alcuni possono definire il suo personaggio superficiale o egoista, ma se fosse veramente tornata da tutto ciò da cui stava scappando, allora il libro non avrebbe avuto senso. Il lieto fine non è sempre la cosa più scontata.
Consiglio vivamente di leggerlo, è un libro breve e scorrevole che si finisce tranquillamente in un paio di giorni. E' interessante lo spunto alle riflessioni personali che da' questo libro.
Se siete arrivati fino a questo punto, grazie mille per aver letto! Al prossimo post
xoxo Greta
P.S. se volete leggere il pdf di Città di Carta lasciatemi un commento con la vostra mail!
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giovedì 26 novembre 2015
Sei felice?
I recenti fatti di Parigi mi hanno fatto riflettere molto su
quello che è veramente importante nella vita e, anche se fino a che non
capitano a noi, queste atrocità ci sembrano lontanissime anni luce dalla nostra
realtà, ci dovrebbero invece far riflettere su quello che stiamo combinando con la nostra vita.
Abbiamo imparato, anche se, a mio, parere ci è stato
insegnato, a dare tutto per scontato, non rendendoci conto di tutte quelle
piccole cose che rendono la vita di ogni giorno fantastica. Già il fatto di
svegliarci tutti i giorni con un tetto sulla testa ci dovrebbe far ringraziare
chiunque ci sia lassù. Un po’ di tempo fa ho deciso di iniziare a tenere un
diario di tutte le cose che mi facevano sentire grata e felice; all’inizio non ci
riuscivo, aspettavo sempre qualcosa di grande e straordinario che mi facesse
sentire fortunatissima, ma non troppo tempo dopo ho capito che, se questo doveva
essere il mio atteggiamento nei confronti della vita non sarei mai riuscita a
sentirmi grata o felice. Non potevo continuare a cercare l'oro quando in realtà avevo già trovato i diamanti. Così ho iniziato ad annotare tutte le piccole
cose che mi rendevano felice o mi facevano stare bene. Ne è venuto fuori un
calderone dentro il quale ogni giorno aggiungo ingredienti, pieno di una
sensazione che definirei come un ibrido tra felicità, gratitudine e pace. Alcune delle cose che ho annotato sono
davvero bizzarre, forse perché ho preso un po’ troppo sul serio la filosofia
del carpe diem, e rileggendole mi chiedo a cosa stessi pensando, ma allo stesso tempo sono felice di averle scritte, perché proprio le cose più strane sono in realtà i diamanti. Esempio:
banane con semi di chia e scaglie di cocco, sono uno chef!
le parodie dei video degli One Direction
patate
fate
pioggia
il mio gatto che si mimetizza tra i rami dell’albero di
cachi
il colore acquamarina
ho trovato le pinzette che ero sicura di aver perso
il caco che mentre lo raccoglievo mi si è spiaccicato in faccia e mi ha fatto piangere dal ridere
Come vedi queste cose non hanno un collegamento tra loro ma, se le metto insieme mi compare magicamente un sorriso.
Ho capito che non serve lavorare una vita e privarsi della
possibilità di conoscere veramente sé stessi, solo per riuscire ad avere una
macchina nuova o una casa più grande, perchè non è così che otterremmo la
felicità.
Il modo più giusto per vivere è non avere rimorsi, perché non
abbiamo la possibilità di avere un’altra vita se questa che abbiamo non ci
piace e la sprechiamo. Ogni secondo si trasforma contemporaneamente nel passato
e nel futuro e sta a noi decidere dove vogliamo vivere. chiediti ogni giorno se ti senti connesso con te stesso: se la risposta è no, inutile dirlo, fai subito qualcosa per rimediare alla situazione.
Se la risposta è sì, beh, hai trovato i diamanti!
Il mio consiglio da amica è quello di fare come me e annotare ogni giorno le piccole gioie, e vedrai che la differenza sarà grandissima, perchè è di dettagli che si compone la vita.
Non dimenticarti di sorridere
mercoledì 15 luglio 2015
Come imparare l'inglese (senza fatica)
Non so per quale motivo,
ma c'è una caratteristica che accomuna quasi tutti gli Italiani: la difficoltà
di parlare l'inglese. Facendo, fortunatamente, parte di quella sezione di
persone che non ha alcuna difficoltà con l'utilizzo di questa lingua, non riesco
bene a capacitarmi, come questo problema possa essere così
diffuso; così ho provato a chiedere alle persone che conosco, il
perché disprezzano o hanno così tanta difficoltà con questa lingua, e la
risposta più accreditata è stata "è troppo difficile". La cosa
che mi dovete, però, spiegare è in che parte lo trovate difficile: forse i
verbi e la grammatica? (anche se i tempi sono più facili e sono minori rispetto
a quelli che abbiamo in italiano) o sarà forse la pronuncia? (anche se quest’ultima
è veramente poco importante, perché, come in italiano ci sono diversi accenti,
anche per l'inglese vale lo stesso discorso).
Quindi ho deciso che, invece di indagare su quale sia
la parte più difficile, è meglio se vi fornisca dei consigli su come superare
le vostre difficoltà e imparare a utilizzare (e apprezzare) questa lingua. Ci
sono principalmente 2 metodi per imparare l'inglese:
1. Quello noioso
2. Quello divertente
QUELLO NOIOSO
Il metodo "noioso" è quello utilizzato dalla
maggior parte delle persone; è il metodo scolastico che consiste nell'imparare
la grammatica e i paradigmi (tanto per capirci, i verbi irregolari al passato)
e, se dopo di questo la persona è abbastanza autolesionista, leggerà e ripeterà
allo sfinimento le tipiche frasette già fatte fino a quando un barlume di
ragione la illuminerà, facendole bruciare il libro.
QUELLO DIVERTENTE (a.k.a. quello giusto)
Il metodo divertente è quello che le prof non ti
vogliono dire, è come la cura per l'immortalità, è come una manna dal cielo. Il
metodo divertente è quello che ho usato io per imparare a padroneggiare questa
lingua. Come si fa?
Immaginate di vivere in Inghilterra(o negli Stati
Uniti perché fa più figo) e iniziate a guardare video, film, ascoltare
musica, leggere libri in inglese.
Siete patiti di serie tv? guardatele in inglese con i
sottotitoli in Italiano;
Siete patiti di videogiochi? Guardate video in inglese
su Youtube;
Siete patiti di TV? sapete che si può cambiare l'audio
anche sul digitale terreste?
Siete patiti di libri? acquistate quelli bilingua;
Se siete preoccupati per la grammatica, una volta
imparato l'uso della lingua, l'apprendimento della grammatica risulterà molto
più facile e, in ogni caso, vi capiranno comunque!
Non scoraggiatevi perché all'inizio non
capirete nulla, ma con il tempo tutto diventerà più chiaro: non
pretendete di diventare dei madrelingua in un solo giorno! apprezzate i
progressi che avete fatto e procedete a piccoli passi.
Quest’estate è quella giusta, non continuate a
posticipare ma cominciate già da adesso.
Enjoy! xoxo G.
venerdì 17 ottobre 2014
UNIQ ONE: A Miracle For Your Hair
Hello lovelies! avete capelli secchi ma allo stesso tempo
anche super oleosi?
avete capelli stremati da frequenti decolorazioni e uso
incallito di oggetti per lo styling?
avete punte che a confronto un riccio (sì, l'animale!) è più morbido?
Bene, se anche voi, come me, vi ritrovate in tutte, o almeno
in una di queste situazioni, avete grandi possibilità di vincere il premio
capelli peggiori (per non usare un francesismo) dell'anno!
Reduce dopo 6 anni di frequenti decolorazioni e uso di piastra
come se non ci fosse un domani mi sono presto ritrovata con dei capelli che a
confronto quelli delle Barbie erano più sani. Da 1 anno a questa parte ho
"deciso" di smetterla con decolorazioni e uso eccessivo di oggetti
per lo styling, per provare a fare ritornare i capelli al loro status
originale, anche se ho ben presto capito che fare ritornare della paglia a erba
verde non è affatto semplice!
Al che ho probabilmente provato qualunque cosa: dalle
maschere con le uova a tutti i vari oli, finché ho trovato un prodotto davvero
efficace, REVLON UNIQ ONE.
Se vi state chiedendo cos’è questo prodotto, si può definire
come acqua nel deserto, pioggia dopo la siccità, manna caduta dal cielo, è un
MIRACOLO!
UNIQ ONE è una gamma di prodotti di riparazione per
capelli. Oggi vi parlo di quello che ho provato, cioè il leave-in conditioner
che promette 10 benefici reali:
1.trattamento di
riparazione per capelli secchi e danneggiati.
2.controllo
della lucentezza e dell’effetto crespo.
3.protezione
dal calore.
4.morbidezza
e setosita’.
5.protezione
del colore/con filtri uva & uvb.
6.rende
più semplice l’asciugatura e la stiratura dei capelli.
7.incredibilente
districante.
8.maggiore
tenuta dell’acconciatura.
9.previene
le doppie punte.
10.da’corpo
ai capelli.
All'inizio a dirvi la
verità ero molto diffidente e credevo che fosse come tutti gli altri, ma dopo
averlo provato ho effettivamente notato la differenza. I capelli sono senza
dubbio più luminosi, i danni sono riparati e finalmente sto riiniziando a
vedere i miei capelli sani come prima delle decolorazioni. Inoltre, se usato una volta finita la piega rende i capelli ancora più morbidi. Ad oggi sono
disponibili due fragranze: una al cocco che offre anche protezione dai raggi-uve
una classica che, non sapendovi bene descrivere l'odore, vi dico che sa quel
profumo che i capelli hanno quando si esce dal salone. il prezzo è nella media,
(io l'ho pagato 15€ ) ed è di gran lunga valso ogni singolo centesimo speso, inoltre
per capelli medio lunghi sono sufficienti solo 4 spruzzate, quindi con poco
fate.
Ricapitolando, se anche voi state cercando una soluzione a
questo dramma date un'opportunità a questo straordinario prodotto perché posso
assicurarvi che non ve ne pentirete, e sopratutto i benefici che promette sono VERI!
Vi lascio il sito se volete darci un’occhiata: http://www.uniq-one.com/web/ A presto
xoxo G.
martedì 14 ottobre 2014
Introduction
Hello Lovelies! sono Greta e in questo blog si parlera' delle cose piu' disparate: dal make up ai libri, dalla cucina ai viaggi e molto altro...Il mio obiettivo e' quello di costruire una community dove ognuno possa avere il propio spazio! Seguitemi in questo viaggio ;-)! a presto xoxo G.
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